Ciao Ferrero!

La Ternana ha perso uno dei tifosi più cari, uno di quei tifosi che non sopportava di vederla perdere o di avere un andamento non in linea con quello che è il blasone della società. Stiamo parlando di Ferrero Falchetti che ci ha lasciato nei giorni scorsi e, come nella vita, lo ha fatto in maniera discreta. Ci conoscevamo da tanto tempo, da quando io adolescente e lui già adulto abitavamo in quella via X del Villaggio Matteotti e condividevamo la passione per il calcio, per la Ternana. Ferrero, poi, è stato una figura importante nel settore giovanile della società rossoverde negli anni in cui sotto la guida di Ovidio Laureti e di un altro grande personaggio come Omero Andreani mieteva successi e sfornava talenti a ripetizione. Ci sentivamo spesso al telefono soprattutto all’indomani delle trasmissioni che conducevo e che avevano come oggetto le partite della Ternana e da quelle telefonate venivano fuori quelle sue analisi attente e scrupolose che attestavano sempre e comunque l’amore per i colori rossoverdi. E non nascondo che spesso dai nostri colloqui telefonici emergevano delle idee, delle sottolineature, dei consigli che mi hanno guidato nella conduzione delle trasmissioni sportive. Perché Ferrero non era mai banale, era positivo, non amava la polemica ma era in possesso di quella onestà intellettuale che lo rendeva persona piacevole da ascoltare. Ora che Ferrero non c’è più, mi mancheranno quelle telefonate del lunedì e di sicuro mi mancheranno quei suoi consigli da buon padre di famiglia che mi ha dispensato nel corso degli anni e di cui io ne ho fatto tesoro. R.I.P. carissimo Ferrero. 

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