È tornato l’effetto Liberati

Tanto entusiasmo c’è stato quest’anno in città intorno alla squadra rossoverde, sia quando le cose andavano bene, vedi i 10000 spettatori superati contro il Genoa, sia quando le cose andavano male e c’era bisogno di fare punti salvezza, vedi la gara interna col Bari.

E la squadra, sia sotto la gestione Lucarelli che sotto la parentesi di Andreazzoli, ha provveduto a far diventare il Liberati un fortino ed un’arma in più da giocarsi per vincere le partite. A Terni, infatti, sono cadute Pisa, Bari, Perugia, Cagliari, Reggina. Nel 2023 solo il Cittadella è riuscito a sbancare il Liberati, ma solo grazie all’espulsione di Proietti e dopo essere stata letteralmente sottomessa durante i primi 55 minuti.

Tornando più indietro, l’unica partita in cui le Fere hanno concesso una vittoria “facile” tra le mura amiche è stata quella con il Como, debacle ancora inspiegabile con tanti gol mangiati a porta vuota o a tu per tu col portiere. Senza guardare alla gara interna persa col Genoa, dopo aver dominato per 70 minuti e solo a causa di un rigorino causato da Iannarilli.

Adesso, per Lucarelli & Co. ci saranno ben 3 gare su 5 in casa. Quella di domenica contro il Venezia che potrebbe sancire la salvezza della squadra, per poi ospitare Sudtirol in flessione e Frosinone all’ultima giornata, sperando di trovare i ciociari già in serie A. Tre partite da non sbagliare per giocarsi a viso aperto anche le trasferte di Como e Cagliari con testa e gambe leggere.

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