SPAL-TERNANA, IL GIORNO DOPO

Non ci sono dubbi dopo aver assistito al match del Paolo Mazza affermare che la Ternana abbia buttato via una grossa opportunità per poter guardare al futuro con più serenità e avanzare la propria candidatura per obiettivi diversi da quelli della salvezza. E tutto sprecato per un inizio balbettante, incerto, affrontato con sufficienza ed addirittura, ancora una volta, per aver subìto un gol generato da un’azione nata da un fallo laterale a favore, con il pallone regalato agli avversari che ne hanno approfittato guadagnando addirittura il calcio di rigore. Come si fa a servire un pallone con le mani, Diakitè, peraltro protagonista di una partita importante, a Cassata, a 2 metri, che sbaglia il controllo a poca distanza dalla propria area di rigore e che, poi, insegue Maistro commettendo il fallo che ha portato al rigore e al vantaggio degli estensi? Atteggiamento approssimativo per una partita che vale molto per il futuro. Ma poi? Niente o poco più se si pensa che il primo tiro verso la porta di Alfonso è stato effettuato al 24′ nel momento in cui Coulibaly ha messo in rete di testa su passaggio di Partipilo che, però, aveva calciato quando il pallone aveva oltrepassato la linea di fondo.

Lucarelli ha provato a cambiare modulo tattico ma il risultato non è cambiato: solito tran-tran, mai una volta a cercare con convinzione la porta avversaria, mai a tentare la conclusione anche da fuori e quasi sempre, invece, giunti dalle parti dell’area di rigore ci si fermava dando la possibilità ai giocatori della Spal di riposizionarsi. Insomma male, ma proprio male! Poi, nella ripresa la metamorfosi: squadra aggressiva, propositiva e concreta anche nelle giocate dalle parti dell’area della Spal. Un cambiamento dovuto solo all’ingresso di Favilli dal primo minuto della ripresa? In parte sì ma non del tutto! E’ cambiato l’atteggiamento, la squadra è diventata più aggressiva, ha cercato con più efficacia e prontezza la profondità ed il gioco sulle fasce è diventato pressante anche grazie ad un Corrado più continuo nelle sue incursioni e agli ingressi di Capanni, di Donnarumma e a quello di Proietti che ha dato ordine alla manovra, strano a dirsi, ma velocizzandola.

Insomma, un’altra Ternana che porta a casa un pari meritato ma che ha rischiato anche di tornare a mani vuote visto che il pallone non voleva saperne di entrare in rete. E’ un bottino misero, però, per la differenza di valori tecnici che si è notata sul terreno di gioco del Paolo Mazza, tenendo conto del secondo tempo, con la Spal e quando Lucarelli a fine partita afferma di essere curioso di vedere come affronterà la squadra la partita di Brescia nei primi minuti di gioco evidentemente fa capire che è stato commesso anche un errore di sottovalutazione dell’impegno che si stava affrontando. Poi, si può discutere a bocce ferme che si poteva giocare da subito con Favilli e Donnarumma, che Capanni dovrebbe essere impiegato con più continuità, ma partiamo anche dalla considerazione che Lucarelli ha schierato lo stesso 11 che aveva brillato contro il Bari e non una squadra che aveva deluso le aspettative dei tifosi. E a proposito di questi ultimi c’è da lodarli perchè, nonostante tutto, hanno incitato la squadra fino alla fine ed avrebbero meritato una ben altra soddisfazione. Ed invece, hanno dovuto affrontare un viaggio di ritorno con l’amaro in bocca per quel primo tempo tutto da buttare completamente!

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