25 febbraio, che brutta giornata al Liberati!

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È successo di tutto al Liberati con una squadra ormai in balìa dei propri errori e una piazza spaccata in mille fazioni.

Giornata infausta per la Ternana quella vissuta ieri, sabato, al Liberati dove è successo di tutto. Dalla sconfitta, favorita anche dall’espulsione di Proietti, allo scontro di Bandecchi con un gruppo di tifosi della Est, alle dimissioni di Andreazzoli, alla conferenza stampa del numero 1 di via della Bardesca che ha infiammato ancora di più un ambiente ormai frammentato in mille fazioni. Da quella pro Bandecchi a quella contro, da quella pro Andreazzoli a quella pro Lucarelli, che dovrebbe essere il candidato numero uno per tornare alla guida della squadra, da quella frammentata dei vari gruppi di tifosi. Insomma ambiente spaccato con la squadra che ha perso la propria identità e diventata fragile alla piccola contrarietà che incontra sulla sua strada.

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Una strada, quindi, diventata irta di difficoltà con dei segnali allarmanti che non lasciano presagire nulla di buono se non si inverte la rotta, se non si ritrova quella compattezza che aiuta a superare ostacoli e a restituire certezze. Può essere Lucarelli a far ritrovare la strada smarrita alla squadra e a restituire alla piazza un pizzico di compattezza e di unità di intenti? Un interrogativo a cui è difficile dare una risposta perché anche il tecnico di Livorno al momento dell’esonero aveva i suoi detrattori ma sicuramente ci sembra essere la scelta più giusta, meno azzardata, meno rischiosa. E questo perchè Lucarelli conosce i giocatori, le loro caratteristiche e, quindi, sa dove e come poter mettere le mani senza far trascorrere del tempo prezioso visto che mancano ormai 12 partite alla fine del campionato.

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Bandecchi vuol pensarci ancora qualche ora. Speriamo che il silenzio della notte lo abbia consigliato nel modo giusto perché lui parla ancora di inserimento nelle parti alte della graduatoria ma i rischi di essere risucchiati in una zona pericolosa ci sono. Eccome se ci sono! E la Ternana non ha quel carattere battagliero che hanno quelle formazioni abituate, invece, a stazionare in quelle posizioni di pericolo.

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