Progetto stadio-clinica, il dibattito su AM TERNI CHANNEL

L’assessore regionale, Enrico Melasecche, e il consigliere regionale, Fabio Paparelli, protagonisti di un confronto in onda sull’emittente ternana.

Quando si parla del progetto di Bandecchi per la clinica e la contestuale costruzione del nuovo stadio si entra in un mondo fatto di  ipotesi sui possibili scenari che si potrebbero aprire. Fare chiarezza, in modo semplice ed immediatamente comprensibile è compito arduo ma non impossibile.
La legge sugli stadi prevede che a fronte di spese sostenute per la costruzione di nuovi impianti venga data la possibilità di affiancare una attività imprenditoriale a latere, escludendo operazioni di edilizia residenziale, che possa produrre, anche parzialmente, un reddito che andrà a finanziare tale progetto.


La Ternana ha presentato il progetto stadio legato alla costruzione di una clinica privata in parte convenzionata con il servizio sanitario nazionale.
Il nodo centrale è tutto qui: si può finanziare la costruzione di uno stadio con soldi che derivano da servizi prestati per il servizio pubblico?

Della problematica ne hanno parlato martedì sera ad AM Terni Television l’assessore regionale, Enrico Melasecche, e il consigliere regionale, Fabio Paparelli, che hanno illustrato il loro parere sostanzialmente diverso anche se tutti e due hanno riconosciuto l’importanza del progetto per Terni e per la sua economia visto che l’intera operazione potrebbe portare all’assunzione di oltre 300 persone.

Il primo ha ribadito con forza la sua posizione e il suo impegno perchè il progetto possa diventare realtà sottolineando come con l’impegno di tutti si possa vincere la grande sfida, perché di questo si tratta, mentre il secondo ha espresso il suo parere secondo cui sarebbe stato più opportuno prima verificare la fattibilità secondo legge, costruire la clinica e successivamente partecipare al bando per l’accreditamento e per il successivo convenzionamento.

Più che sulle parole e sulle opinioni di Melasecche e di Paparelli l’operazione, però, è nelle mani della Conferenza dei Servizi che dovrebbe pronunciarsi, almeno così si spera, al più presto dopo il rinvio dei primi giorni di luglio e soprattutto su quello che sarà il responso della consulenza affidata dalla Regione dell’Umbria all’Università Cattolica.

Maurizio Coccetta


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