Ternana, da sfruttare meglio i calci piazzati

Nel calcio moderno le palle inattive sono fondamentali. Chi riesce a sfruttarle, infatti, riceve da loro un buon apporto di punti durante il campionato, specialmente se gli si abbina anche una difesa di ferro. Lo ha dimostrato il Perugia di Alvini, squadra raramente propositiva ma che subiva pochi gol e realizzava spesso gol da corner o calcio piazzato e che, grazie a questi, è arrivata a giocarsi i play-off.

La Ternana, invece, raramente ha sfruttato i corner, specialmente nel girone di andata, quando solo Sorensen è riuscito a sfruttare qualche palla inattiva, come nel gol casalingo contro il Parma. In realtà, la formazione rossoverde non aveva grandi pilastri da portare in area di rigore, ma, spesso, ha anche battuto male i corner e le punizioni, con palle basse o poco pericolose.

Per questo motivo, nella prima parte di campionato, si è visto spesso il corner con scambio al compagno vicino, quasi sempre Partipilo, che riusciva a tagliare i suoi cross e renderli pericolosi per le difese avversarie, anche se la spizzata vincente è spesso mancata. Risultava fondamentale mettere palle in area anche per poter sfruttare il sinistro di Martella sulle ribattute delle difese avversarie, cosa che non è mai avvenuta.

Nel girone di ritorno, invece, la pericolosità è aumentata grazie all’arrivo di Luka Bogdan. Si è visto spesso, infatti, lo schema da palla inattiva, specialmente per punizioni dalla trequarti, con la ricerca da parte di Palumbo proprio del difensore croato sul secondo palo. Questo schema prevedeva poi la sponda al centro per il tap-in vincente. Massima espressione di tale strategia, è stata il gol partita di Pettinari nel 3-2 di Parma.

Il prossimo anno farà parte dello staff di mister Lucarelli anche il vice del mago dei calci piazzati Gianni Vio. A lui il compito di allenare la squadra a sfruttare al massimo queste occasioni. Al ds Leone, invece, quello di cercare calciatori di fisico nei ruoli chiave, come già fatto con Di Tacchio, ed anche ottimi tiratori, che, ad eccezione di Falletti e Martella, non si vedono in rossoverde da ormai più di un anno, da quando il buon Carlo Mammarella ha appeso le classiche scarpette al chiodo..

Allenamento specifico, piedi buoni e struttura fisica al servizio di una squadra di qualità sono caratteristiche necessaria per chi vuole ambire alle prime posizioni del campionato di Serie B.

Samuele Manni

Redazione

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