Progetto Stadio-Clinica, il CCTC vuol vederci chiaro su accreditamenti e convenzioni

In questi giorni oltre a parlare di calcio mercato, di impianti sportivi, del nuovo centro sportivo e delle nuove maglie per l’ormai prossima stagione tiene banco tra i tifosi la vicenda legata al progetto stadio-clinica tanto carpo a Bandecchi ma anche ai ternani. Nei giorni scorsi in una intervista a www.terninrete ne ha parlato anche l’assessore regionale Enrico Melasecche che non ha fatto mistero delle difficoltà esistenti. E le parole dell’assessore regionale alla sanità, Coletto, di qualche settimana fa hanno convinto il Centro Coordinamento Ternana Club, ha raccolto le firme di 18.000 ternani, a prendere un provvedimento, ovvero affidare ad un legale ternano esperto di diritto amministrativo il compito ” di effettuare un accesso a tutti gli atti inerenti i procedimenti degli accreditamenti e delle convenzioni, pronti a difendere in tutte le sedi il diritto di un intero territorio dell’Umbria ad avere rispetto, conculcato per troppo tempo da simili inaccettabili atteggiamenti“.

Di seguito il testo integrale del comunicato del CCTC.

Il Direttivo del CCTC, promotore del Comitato raccolta firme per il riequilibrio sanitario in Umbria, sente la necessità di esprimere alcune piu che ovvie riflessioni circa le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Regionale alla Sanità “geometra” Coletto in merito al progetto stadio/clinica presentato dalla Ternana Calcio.
-La prima, in via preliminare, è che ci appare perlomeno singolare che un ente come la Regione Umbria non abbia (cosa che potrebbe starci forse per un piccolo Comune di “vattelappesca”…) all’interno della sua avvocatura, professionalità atte a valutare la applicabilità della “legge stadi” alla fattispecie e che quindi si sia dovuto ricorrere (con un esborso di pubbliche risorse per 40.000 €) ad un parere esterno di una università privata, peraltro concorrente alla UniCusano;
-la seconda, è che il dire “sarà difficile ridistribuire le quote convenzione” ci lascia basiti poiché esiste un orientamento giurisprudenziale che segnatamente richiama i concetti di “prossimità e migliore offerta di servizio sanitario”, peraltro recepiti in due atti del Consiglio Regionale all’unanimità;
-la terza, è che, se a questa ultima bislacca uscita, aggiungiamo quella in cui invita i ternani a rivolgersi al ministro Speranza, le nostre preoccupazioni si trasformano in un più che giustificato, ormai indispettito, risentimento a fronte di atteggiamenti tipici del vizio tutto italiano del “tutto cambi perché nulla cambi”, questo sarebbe gravissimo e un pessimo viatico anche per quanto riguarda il nuovo ospedale S.Maria.


In ragione di tutto ciò abbiamo deciso di incaricare un legale ternano esperto di Diritto Amministrativo di effettuare un accesso a tutti gli atti inerenti i procedimenti degli accreditamenti e delle convenzioni, pronti a difendere in tutte le sedi il diritto di un intero territorio dell’Umbria ad avere rispetto, conculcato per troppo tempo da simili inaccettabili atteggiamenti.
Come da sempre da noi affermato, chiunque sarà chiamato ad assumersi di fronte al territorio ternano le proprie responsabilità e
per nostro conto non tollereremo “giochetti e puerili furberie” e non faremo sconti a nessuno.

Il Direttivo del Centro Coordinamento Ternana Clubs.

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