Non una prestazione memorabile quella di Miele, ma non commette errori gravi e non influenza il risultato. Da rivedere la gestione disciplinare, troppo severa per una partita non “cattiva”, ma soprattutto lo costringe a non rispettare il suo metro di giudizio iniziale. Il fischietto campano ci aveva lasciato un ottimo ricordo nelle due direzioni dello scorso campionato, mentre in quelle di questa stagione lo abbiamo visto un po’ in difficoltà. Evidentemente anche per gli arbitri il salto di categoria viene metabolizzato a fatica. Resta comunque il fatto che le disposizioni impartite dai vertici federali di fischiare e ammonire troppo, sta condizionando il modo di giocare e soprattutto crea grandi difficoltà alle squadre, compresa la Nazionale, che varcano i confini.
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