Il derby, Lucarelli, il calcio di rigore, Cavallo Pazzo-video

Il solito Lucarelli del dopo partita ovvero lucido nell’analisi del match ammettendo anche i suoi eventuali errori commessi nello schieramento iniziale ma dandone ampia spiegazione e, poi, la sua schiettezza senza mezzi termini o frasi fatte sul calcio di rigore non concesso ai rossoverdi sul finale di partita.

Ora che il primo tempo sia stato a favore del Perugia con una Ternana che faticava a giocare un solo pallone decentemente è giusto dirlo, ma è altrettanto vero che nella ripresa la Ternana ha messo in grandissima difficoltà il Perugia per stessa ammissione del suo tecnico. E quindi si potrebbe dire che il risultato è giusto ma non ci si può limitare ad affermare ciò se non si analizza quell’episodio del fallo di mano di Van Balleghen, netto, a braccio aperto a due metri dagli occhi, sarà pure internazionale, ma il suo modo si arbitrare al Renato Curi non è proprio piaciuto. Iniziando da come ha gestito la partita nel corso del primo tempo con tutti quei cartellini gialli, con il calcio di rigore concesso al Perugia.

L’insensata valutazione del fallo di mano da parte di Marco Guida

Non osiamo pensare cosa avrebbe potuto combinare un arbitro che internazionale non è. E’ vero non tutti gli arbitri hanno il coraggio, o meglio non ravvedono, forse è meglio dire così, l’opportunità di concedere un calcio di rigore in un derby con le due squadre in parità a pochi minuti dal termine. Da un internazionale, però, lo si deve esigere! Lo devono esigere anche i vertici dell’Aia che una volta per tutte sarebbe opportuno spiegassero quando e come il var deve intervenire. Al Curi, sinceramente, non lo si è capito il perché. E la gestione di una partita sta diventando sempre più discrezionale; prima era solo il giudizio dell’arbitro a valutare determinate situazioni di gioco a cui, ora, si è aggiunta quella della Var. Che, però, a volte interviene e a volte, invece, se ne lava le mani!

E Lucarelli a cui il coraggio non manca, e non è un tecnico capace di sfornare luoghi comuni in numero industriale ha avuto uno sfogo preciso, puntuale a fine partita nelle varie interviste richiamando addirittura un personaggio come ” cavallo pazzo ” celebre per la sua irruzione a Sanremo

Ascoltiamolo cosa dice:

Lascia un commento