L’AVVERSARIO DI TURNO, IL COMO


Una società dal potere economico illimitato (il patron indonesiano Robert Hartono, re delle sigarette in patria con l’azienda Djarum, occupa secondo Forbes la posizione numero 86 tra gli imprenditori più ricchi del mondo grazie ad un patrimonio di 19,2 miliardi di dollari, più di tutti gli altri presidenti del calcio italiano). E di conseguenza (anzi inevitabilmente) obiettivi ambiziosissimi peraltro solo velatamente manifestati, nel rigoroso rispetto di una strategia comunicativa scevra da proclami trionfalistici (ma la promozione in A e il successivo approdo a posizioni di assoluto prestigio sembrano traguardi obbligati). Insomma, si profila un futuro davvero radioso per il Como, tornato in B dopo l’entusiasmante testa a testa con l’Alessandria e radicalmente rinforzato durante la sessione estiva del mercato per puntare ad una tranquilla salvezza anticipata con sguardo sulla zona play off, in attesa di alzare drasticamente la mira nel prossimo campionato. I 12 volti nuovi sono quelli di Andrea Cagnano (1998, terzino sinistro, svincolato dal Novara, ex Santarcangelo, Pisa e Pistoiese), Alberto Cerri (1996, centravanti, ex Primavera del Parma, ex Virtus Lanciano, Spal, Pescara, Perugia e Cagliari con 31 gol in carriera), Moutir Chajia (1998, belga di origine marocchina, tornante offensivo micidiale nell’uno contro uno, ex Primavera di Kv Oostende, ex Novara, Ascoli, Virtus Entella e Lokomotiv Zagabria), Ettore Gliozzi (1995, punta centrale, 54 gol in carriera tra Sudtirol, Padova, Siena, Monza, Cosenza e Como in questo avvio di stagione), Stefano Gori (1996, portiere, cresciuto nel Brescia, ex Bari, Pro Piacenza e Pisa), Elvis Kabashi (1994, mediano albanese, scuola Empoli, ex Pescara, Den Bosch, Pontedera, Viterbese, Livorno, Dinamo Bucarest e Renate), Nikolas Ioannou (1995, terzino sinistro cipriota, ex Apoel Nicosia, Nottingham Forest e Aris Salonicco), Zito Luvumbo (2002, angolano, esterno offensivo mancino proveniente dal settore giovanile del Cagliari), Vittorio Parigini (1996, funambolica punta esterna, alle spalle 60 gare e 12 reti nella nazionali giovanili azzurre, 112 presenze e 13 gol in B con Perugia, Bari, Cremonese e Ascoli e 45 partite in A con Chievo Verona, Benevento, Torino e Genoa), Filippo Scaglia (1992, difensore centrale, scuola Toro, ex Bassano Virtus, Cuneo, Cittadella e Monza), Marco Varnier (1998, marcatore centrale ambidestro e iper-tecnico cresciuto nell’Atalanta, ex Cittadella e Pisa, ex under 19, Under 20 e Under 21) e Luca Vignali (1996, terzino destro dallo Spezia, unica squadra nel suo curriculum a parte una parentesi di pochi mesi nella Reggiana).

Ai 12 c’è da aggiungere l’ex rossoverde La Gumina.

Completano la rosa i confermati, ossia i portieri Pierre Bolchini (1999, prodotto del vivaio locale), Davide Facchin (1987, ex Pavia, Reggina, Sudtirol, Venezia e Reggiana) e Luca Zanotti (1994, ex Virtus Entella, Carrarese, Pro Patria e Juve Stabia), i difensori Davide Bertoncini (1991, scuola Genoa, ex Piacenza, Frosinone, Modena, Matera, Piacenza, Lucchese e Reggina), Matteo Solini (1993, ex Reggiana, Renate, Arezzo, Modena, Siena e Reggina) e Dario Toninelli (1992, ex Latina, Bassano Virtus, Livorno e Santarcangelo), i centrocampisti Tommaso Arrigoni (1994, ex Cesena, Tritium, Spal, Forlì, Santarcangelo, Lumezzane, Lucchese e Siena), Alessandro Bellemo (1995, ex Padova, Spal, Fano e Pro Vercelli), Edoardo Bovolon (1998, ex Primavera Udinese, ex Pordenone), Ismail H’Maidat (1995, olandese di origine marocchina, cresciuto nel Genk, ex Primavera Anderlecht, ex Brescia, Olhanense e Westerlo) e Alessio Iovine (1991, ex Pergolettese, Renate e Giana Erminio) e gli attaccanti Alessandro Gabrielloni (1994, ex Jesina, Maceratese, Taranto, Martina Franca e Bisceglie), Massimiliano Gatto (1995, scuola Chievo Verona, ex Carpi, Pro Vercelli e Pisa) e Lorenzo Peli (2000, scuola Atalanta, tornato a Como un anno e mezzo fa dopo la fugace esperienza di Reggio Calabria).

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