Tutto sommato non è stata, tecnicamente parlando, una prestazione negativa quella di Miele della sezione di Nola, nella gara di esordio al Liberati. Magari un po’ più di polso nei confronti di Inzaghi che dalla panchina ha fatto il buono e cattivo tempo. Veniamo al Var. È stato stabilito che la tecnologia dovesse venire in soccorso della terna arbitrale, solo per correggere gravi errori. Se per stabilire se in area rossoverde Agazzi commette realmente fallo, ci vogliono 5 minuti è chiaro che non si può parlare di grave errore.
Se dal Var richiamano l’arbitro per segnalare un contatto, quando per questo motivo si lascia la discrezionalità al Direttore di gara che dal campo ha la sensazione più netta per stabilire se è punibile o meno è altrettanto chiaro che stiamo parlando di palese stravolgimento del protocollo Var. Non solo, al momento del contatto in area, Miele fa ampi gesti all’attaccante di rialzarsi. Per non farci mancare niente è da rivedere la posizione di Tramoni nell’ azione che ha portato al rigore.
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