Per favore, un pizzico di obiettività!

Stiamo entrando nel clima di Como -Ternana, esordio per i rossoverdi in Supercoppa, e nella Ternana ci si prepara per affrontare al meglio la delicata partita in riva al lago di Como pur in mezzo a qualche problema di ordine fisico di qualche giocatore e con altri che, invece, tornano a disposizione.

E tutto nel massimo rispetto del protocollo anticovid, del rispetto del valore degli avversari ma con alle spalle una stagione trionfale, con un campionato vinto già un mese prima della fine del torneo e con una serie di record che probabilmente ci vorranno degli anni prima di batterli. Il tutto, però, non ha portato staff, giocatori e dirigenti a sbandierare ai quattro venti le loro imprese anzi è prevalsa la linea morbida ovvero gioire sì, festeggiare sì, senza, però, perdere di vista l’umiltà che è stata una delle doti dell’ambiente rossoverde.

Cosa che non sembra essere patrimonio di altri ambienti in cui si continua a pontificare sulla maggiore competitività degli altri gironi rispetto a quello meridionale dove è bene ricordarlo hanno giocato squadre come Palermo, Catania, Foggia, Avellino, Bari, Catanzaro, Juve Stabia e la stessa Ternana. Quindi, compagini di grandi piazze con grandi tradizioni! Ci chiediamo se sia così difficile mettere da parte il campanilismo, soprattutto nel mondo dei cosiddetti opinionisti, gioire dei propri successi e fare una analisi seria, corretta del proprio campionato senza tirare fuori sempre i soliti paragoni o i soliti dubbi.

Sarebbe davvero apprezzabile perché significherebbe dare valore al proprio campionato che non viene assolutamente sminuito da quello che ha fatto la Ternana che, è bene ribadirlo, lo ha vinto con un mese di anticipo, con un numero incredibile di record battuti e con un gioco raramente visto in serie C. Insomma, per dare importanza alla propria vittoria non serve sminuire quella degli altri perché, poi, si rischia anche di essere banali!

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