L’AVVERSARIO DI TURNO, LA VIBONESE

La Vibonese occupa la quart’ultima posizione alla pari col Potenza (ma con 29 gare disputate anziché 28) e con una sola lunghezza di vantaggio sulla Paganese terz’ultima. Definire deludente il rendimento di una squadra come quella rosso-blu, allestita per puntare al decimo posto, l’ultimo utile per i play off, è perfino eufemistico. Del resto i numeri parlano chiaro, con 29 punti all’attivo (media 0,96 a partita) e con una differenza reti pari a -4 (tra le 28 realizzate e le 32 subite). Per non parlare poi delle sole 4 vittorie conquistate, a fronte di 16 pareggi (primato nel girone) e di 9 sconfitte. Il trend sembra sostanzialmente invariato dopo l’avvento in panchina di mister Roselli, chiamato a sostituire l’esonerato Galfano e finora protagonista di 6 pareggi in altrettante gare malgrado il cambio di modulo (dal 4-3-3 al 4-4-2, senza considerare il 3-5-2 adottato nella sfida casalinga contro il Monopoli di martedì scorso e forse riproponibile nella trasferta di Terni).

Eppure sulla carta la compagine rosso-blu dovrebbe (o avrebbe dovuto) navigare in una tranquilla posizione di centro-classifica “con vista” sugli spareggi promozione. Nelle ultime settimane, al netto dell’assenza per infortunio dell’ex rossoverde Statella (1988, tornante offensivo cresciuto nel Bari, ex Salernitana, Torino, Grosseto, Fidelis Andria, Pavia, Pro Vercelli e Cosenza) e delle precarie condizioni fisiche di Pugliese (1996, regista, ex Arezzo, Pro Piacenza, Pro Vercelli, Carrarese e Cavese, attualmente alle prese con 3 turni di squalifica) e di Rasi (1999, terzino sinistro, ex Albinoleffe e Rieti) lo schieramento-base è il seguente. Tra i pali Marson (1998, ex Primavera del Palermo, ex Olbia e Cesena).

In difesa da destra Ciotti (1999, ex Nocerina ed Ebolitana), Sciacca (1996, scuola Inter, ex Renate, Piacenza, Alessandria e Imolese), Redolfi (1994, cresciuto nell’Atalanta, ex Pontedera, Pro Vercelli, Olhanense, Cremonese, Juve Stabia e Reggina) e Mahrous (1998, italo-egiziano, scuola Genoa, ex Siena e Albissola). A centrocampo Laaribi (1993, marocchino, ex Rende e Casertana) e Tumbarello (1996, mezzala ambidestra dalle ottime prospettive, ex Marsala, Licata e Cavese). Sugli esterni Berardi (1997, nazionale di San Marino, ex Primavera del Torino, ex Juve Stabia e Monopoli) e Cattaneo (1989, in passato 2 presenze in B col Brescia e 192 in C con Gubbio, Novara, Reggiana, Piacenza, Bassano Virtus, Pordenone e Savona). In avanti Plescia (1998, palermitano e prodotto del vivaio rosa-nero, in doppia cifra grazie alle 10 reti realizzate, più delle 7 messe a segno negli anni precedenti tra Gubbio e Renate) e Parigi (1996, ex Primavera dell’Atalanta, ex Cosenza, Forlì, Akragas, Virtus Francavilla, Paganese e Olbia).

Con la difesa a tre a Sciacca e Redolfi si aggiungerebbe Bachini (1995, prodotto del vivaio empolese, ex Lucchese, Tuttocuoio, Juve Stabia, Piacenza, Arzignano e Sicula Leonzio), con Ciotti e Mahrous quinti di centrocampo rispettivamente a destra e a sinistra e con Ambro (1999, ex Primavera del Palermo, ex Feralpisalò) in mediana in posizione intermedia tra Laaribi e Tumbarello.

Completano l’organico il secondo portiere Mengoni (1986, ex Catanzaro, Viareggio e Lucchese, ad Arrone nel 2008-09), i difensori Fomov (2001, moldavo, ex Ghiviborgo e Grosseto) e Vergara Amu (1994, colombiano, trascorsi nel settore giovanile del Milan, alle spalle 37 presenze in B con Avellino e Livorno, ingaggiato un mese fa in regime di svincolo dopo la negativa esperienza di Olbia), il talentuoso regista Murati (2000, croato, ex Primavera di Milan e Torino, ex Rende e Pro sesto), l’esperto mediano Vitiello (1985, ex Melfi, Ostiamare, Acireale, Vicenza, Cremonese, Ascoli, Samb, Grosseto, Catanzaro, Benevento, Anconitana, Gavorrano e Pistoiese), il guizzante esterno offensivo mancino Spina (2000, ex Primavera di Virtus Entella e Spal, ex Gozzano) e l’insidioso attaccante di movimento La Ragione (2001, tornato alla base dopo il prestito al Castrovillari, suo il gol del pareggio nella recente trasferta di Monopoli).

nella foto Pippo Caffo, presidente della Vibonese ( foto da strettoweb )

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