ECCO IL TERAMO!

Ottavo posto a quota 42, ad un solo punto dal terzetto formato da Catania, Juve Stabia e Foggia (ma con una gara in meno rispetto alla compagine pugliese e a quella campana, 28 contro 29). Una buona media-punti (1,50 a partita) derivante da 10 vittorie, 12 pareggi e 6 sconfitte. Una differenza reti (+5) inferiore soltanto a quelle di Ternana (+47) Avellino (+23), Bari (+20) e Catanzaro (+6). I numeri del Teramo sono apprezzabili, anche e soprattutto in relazione al ridimensionamento dei costi scelto dalla società, con qualche cessione importante nel mercato estivo (ad esempio Cianci in prestito al Potenza e Cancellotti al Perugia) e qualche partenza significativa in quello invernale (vedi Bunino al Monopoli).

Notevoli i meriti di mister Paci, che dopo una positiva annata a Forlì (D girone D) conferma di avere un grande futuro davanti con un modulo tattico spregiudicato nel girone di andata (4-2-3-1) e più accorto in quello di ritorno (4-4-1-1) ma sempre e comunque propositivo. E la ritrovata tenuta difensiva (un solo gol al passivo nelle ultime 4 gare) spiega l’ottimo rendimento recente (vittoria casalinga contro la Paganese e vittoria in trasferta a Catania inframmezzate dal pareggio esterno contro la Juve Stabia e da quello interno contro il Catanzaro) di una squadra capace di risollevarsi dopo un lungo periodo negativo (11 punti in 14 partite tra la sconfitta rimediata a Terni alla dodicesima giornata e quella subita al “Bonolis” contro il Potenza nel venticinquesimo turno).

Al netto delle assenze di alcuni co-titolari come lo slovacco Lasik (1992, ex Brescia, Slovan Bratislava, Banik Ostrava e Avellino), il difensore centrale Soprano (1996, ex Bassano Virtus, Fano e Fermana) e l’attaccante rumeno Birligea (2000, cresciuto nel Palermo) nello schieramento-base troviamo il portiere polacco Lewandowsky (1996, ex Crotone e Monopoli), il terzino destro Vitturini (1997, prelevato a gennaio dalla Feralpisalò, ex Pescara, Carpi, Carrarese e Fano), i marcatori centrali Diakité (2000, tornato alla base dopo l’esperienza in D con Olympia Agnonese) e Piacentini (1999, scuola Sassuolo), il terzino sinistro Tentardini (1996, ex Como, Padova e Monza), i mediani Arrigoni Marocco (1988, prodotto del vivaio atalantino, a Terni dal 2010 al 2012, ex Tritium, Pavia, Cosenza e Lecce) e Santoro (1999, ex Primavera del Palermo), i tornanti offensivi Ilari (1991, ex Primavera di Ascoli e Juventus, ex Feralpisalò, Barletta, Catanzaro, Santarcangelo e Samb) e Costa Ferreira (1991, portoghese, ex Ancona, Messina, Virtus Entella, Lecce e Trapani), il trequartista Bombagi (1989, una presenza in B con la Ternana nel dicembre del 2017, alle spalle 17 gare nel torneo cadetto con Reggina e Piacenza e 218 in C tra Catania, Fondi, Grosseto, Juve Stabia, Pordenone e Teramo) e il centravanti Pinzauti (1994, ex Jolly Montemurlo, Tuttocuoio, Pontedera e Novara).

Completano l’organico i portieri Valentini (1997, ex vivaio Rimini, ex Fermana) e D’Egidio (1996, ex Matera, Sudtirol e Pisa), i difensori Di Matteo (1988, ex Pescara, Palermo, Cittadella, Crotone, Vicenza, Lecce, Padova, Virtus Lanciano e Latina) e Trasciani (2000, ex Primavera di Roma e Cesena), i centrocampisti Lombardi (2002, “pescato” a gennaio nel settore giovanile del Monza) e Viero (1999, ex vivaio Sassuolo), le mezze punte Di Francesco (2001, ex Primavera di Ascoli e Juventus, ex Fano), Minelli (1997, scuola Fiorentina, ex Albinoleffe e Trapani) e Mungo (1993, ex Cosenza, con mister Lucarelli nel Viareggio e nella Pistoiese) e gli attaccanti Gerbi (2000, ex Pro Vercelli e Juventus Under 23) e Kyeremateng (2000, ghanese, scuola Milan, ex Caratese e Novara).

Foto da marcheingol

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